Il
fascicolo, pubblicato nella serie Statistiche e studi del MIUR, descrive, attraverso brevi commenti, ma, soprattutto, una ampia proposta di dati, la presenza di studenti stranieri e la loro rilevanza nelle scuole italiane di ogni grado.
Il primo elemento che emerge chiaramente è che la presenza di studenti stranieri è passata da un valore praticamente vicino allo zero (6104) del 1983/84 a circa 814.851 del 2015/2016.
Il secondo elemento che emerge è che negli ultimi anni questa presenza si è stabilizzata dopo 15 anni di forte crescita.
Questo fenomeno a fatto sì che ora gli studenti stranieri rappresentino poco meno del 10% degli studenti totali.
La pratica stabilizzazione degli studenti stranieri fa sì che sempre meno riescano a compensare la netta diminuzione degli studenti italiani, determinando un calo del numero complessivo degli studenti.
La quota maggioritaria degli studenti stranieri è presente nella scuola primaria, anche se il passare degli anni sta determinando una crescita proporzionalmente maggiore della presenza degli stessi negli altri ordini di scuole, compresa l'università.
La regione in cui maggiormente sono presenti studenti stranieri è la Lombardia, mentre è in Emilia Romagna che raggiungono le percentuali di presenza maggiori.
La maggioranza degli studenti stranieri è di seconda generazione, cioè sono nati in Italia.
I paesi di provenienza con maggiore incidenza sono Romania, Albania e Marocco, con più di 100.000 studenti, seguiti da Cina, Filippine, India e Moldavia.
Estremamente significativo è il dato della percentuale di studenti stranieri nelle singole scuole. Infatti a fronte di un numero consistente di scuole che non ospita stranieri e di una maggioranza che ne ospita meno del 15% del proprio corpo studentesco, ci sono 762 che hanno una percentuale di stranieri tra il 40 e il 50 e altre 602 nelle quali gli studenti stranieri sono più del 50%.
Negli ultimi anni è la scuola secondaria superiore che ha visto maggiormente modificarsi la composizione del proprio corpo studentesco per la scelta dell'80% degli studenti stranieri di proseguire gli studi dopo aver conseguito il diploma di scuola media di primo grado. Questi studenti scelgono in modo maggioritario gli indirizzi tecnoco e professionale, senza però trascurare i licei cui si rivolge circa il 25% di essi.
Per quanto riguarda la regolarità degli studi gli studenti stranieri presentano dati meno positivi di quelli italiani.
Interessanti appaiono anche i dati relativi all'università. Le iscrizioni di studenti stranieri, pur essendo percentualmente inferiori a quelle degli studenti italiani provenienti dal medesimo percorso scolastico sono rilevanti. Infatti ben il 33% dei diplomati stranieri prosegue gli studi all'università.
In conclusione possiamo dire che questo rapporto offre molti dati interessanti e che i testi di analisi consentono di farsi un'idea precisa dell'importanza che gli studenti stranieri, di prima e soprattutto di seconda generazione, hanno per evitare contrazioni dirompenti delle dimensioni del nostro sistema scolastico e in prospettiva delle forze di lavoro qualificate.
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