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Il volume presenta i risultati dello studio PISA 2012 dedicato all'utilizzo delle ICT nelle scuole.
E' disponibile anche una breve Country note sull'Italia, da cui si evince che i minori investimenti in strumentazione digitale fatti dalle nostre scuole non hanno penalizzato le capacità degli studenti.

La premessa di tutto lo studio è che "Students unable to navigate through a complex digital landscape will no longer be able to participate fully in the economic, social and cultural life around them." e che "We expect schools to educate our children to become critical consumers of Internet services and electronic media".

I risultati ottenuti hanno prodotto un certo sconcerto nel Direttore del Dipartimento dell'OECD che evidentemente se ne aspettava di diversi:
"The results also show no appreciable improvements in student achievement in reading, mathematics or science in the countries that had invested heavily in ICT for education." e ancora " .. the most disappointing finding of the report is that technology is of little help in bridging the skills divide between advantaged and disadvantaged students."

L'evidenza di una scarsa influenza della presenza massiccia delle nuove tecnologie come fattore di miglioramento dei risultati scolastici viene spiegata con due possibili soluzioni: "... building deep, conceptual understanding and higher-order thinking requires intensive teacher-student interactions, [...]. Another interpretation is that we have not yet become good enough at the kind of pedagogies that make the most of technology".

Nonostante una certa concessione alla prima ipotesi così testimoniata: "If students use smartphones to copy and paste prefabricated answers to questions, it is unlikely to help them to become smarter. If we want students to become smarter than a smartphone, we need to think harder about the pedagogies we are using to teach them. Technology can amplify great teaching but great technology cannot replace poor teaching." le conclusioni del Direttore del "Directorate for Education and Skills", Andreas Schleicher, sono che il problema invece sta nella scarsa formazione degli insegnanti non ancora in grado di sfruttare a pieno le promesse delle nuove tecnologie.

Per i bibliotecari i risultati di questa indagine possono essere molto confortanti, perchè consentono invece di riaffermare con forza che le proprie competenze nell'uso dei documenti, in qualsiasi supporto siano accessibili, possono essere un fattore decisivo per trasformare la maggior facilità di accesso alle informazioni in una vera opportunità per ampliare le proprie conoscenze.
Classification
Data di creazione 2015-09-24 15:40:41
Data di pubblicazione 2015-09-24 15:40:41
Data di ultima modifica 2015-09-24 15:46:28
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