Il Documento di economia e finanza DEF, suddiviso in tre sezioni, è uno degli strumenti di programmazione economica e finanziaria introdotti da aprile 2011, a seguito dell’istituzione, a cura della Commissione europea, di un ciclo annuale di coordinamento delle politiche economiche, detto Semestre europeo che prevede l'allineamento, da parte di ogni Paese membro dell’UE, dei propri strumenti e documenti di politica economica e finanziaria alle scadenze e alle regole definite dal Semestre. Entro il 10 aprile di ogni anno, il DEF viene presentato dal Governo alle Camere, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, sentito il Ministro per le politiche europee riguardo la terza sezione del documento. La prima sezione, denominata Programma di stabilità per l’Italia, contiene gli obiettivi di politica economica, il quadro delle previsioni economiche e di finanza pubblica per il triennio successivo, gli obiettivi articolati per i sotto settori del conto delle amministrazioni pubbliche; l'aggiornamento delle previsioni per l'anno in corso, evidenziando gli eventuali scostamenti rispetto al precedente Programma di stabilità; l'evoluzione economico-finanziaria internazionale, per l'anno in corso e per il periodo di riferimento; per l'Italia, le previsioni macroeconomiche, per ciascun anno del periodo di riferimento, con evidenziazione dei contributi alla crescita dei diversi fattori, dell'evoluzione dei prezzi, del mercato del lavoro e dell'andamento dei conti con l'estero; le previsioni per i principali aggregati del conto economico delle amministrazioni pubbliche; gli obiettivi programmatici, indicati per ciascun anno del periodo di riferimento, in rapporto al prodotto interno lordo, tenuto conto della manovra, per l'indebitamento netto, per il saldo di cassa, al netto e al lordo degli interessi e per il debito delle amministrazioni pubbliche. La seconda sezione, Analisi e tendenze della finanza pubblica, analizza il conto economico e di cassa delle amministrazioni pubbliche nell'anno precedente e gli eventuali scostamenti rispetto agli obiettivi programmatici indicati nel DEF; le previsioni tendenziali, almeno per il triennio successivo, del saldo di cassa del settore statale e le indicazioni sulle correlate modalità di copertura nonché le informazioni di dettaglio sui risultati e sulle previsioni dei conti dei principali settori di spesa, almeno per il triennio successivo. Infine, la terza sezione reca il Programma nazionale di riforma e contiene lo stato di avanzamento delle riforme avviate, indica gli squilibri macroeconomici nazionali e i fattori di natura macroeconomica che incidono sulla competitività nonché le priorità del Paese e le principali riforme da attuare, i tempi previsti per la loro attuazione e la compatibilità con gli obiettivi programmatici indicati nella prima sezione del DEF.
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